Intendo come “nordico” colui che vive, o trascorre gran parte dell’anno, in regioni settentrionali e possibilmente non vicino al mare.
Specialmente per coloro che abitano in palazzi, per quanto confortevoli e talvolta di lusso, l’andare “al mare” è immergersi e restare bagnati più tempo possibile.
Quindi, l’idea che si è indotti ad avere, è che il trapanese non appena abbia un’ora di tempo corra alla spiaggia o prenda una barca.
La giornata perfetta è quella in cui il vento è totalmente assente, il mare immobile e la bonaccia assoluta; quella che viene definita :”bonazza fetusa”, cioè puzzolente.
Già, perché la presenza di tonnellate di alghe che non vengono raccolte, genera uno sgradevole odore presente ed avvertibile in queste giornate.
La cosa più strana, comprensibile per coloro che utilizzano barche a motore, è che anche i velisti definiscono queste giornate “bellissime”.
E poi diciamola tutta:”pare che le Isole Egadi non vengano spostate e quindi ci si potrà andare in un altra occasione!”
Quindi se proprio “dobbiamo” andare al mare, andiamo a San Giuliano, l’acqua arriva alla caviglia ed “accussi un mi scantu”
In un altro articolo racconterò della nautica trapanese del porto e delle imbarcazioni