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Noleggio barca a vela Trapani e Favignana

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Noleggio barca a vela Trapani e Favignana

Charter oppure noleggio barca a vela senza o con skipper?

Ricevo richieste di informazioni per visitare le isole Egadi in barca decidendo da soli il percorso.

Evidentemente può sembrare una vacanza molto differente se con oppure senza skipper.

Con una “propria” barca si decidono orari e percorsi, tempi di navigazione, luoghi in cui sostare e luoghi in cui dormire.

Si conduce la barca in navigazione, si ancòra… e si ormeggia, tutto in piena autonomia.

E si decide anche chi dovrà essere presente a bordo, parenti, amici, chi pare a te.

Noleggio barca con conducente, a Trapani.

https://www.egadiavela.it/servizi-offerti/

E se invece a bordo è presente lo skipper?

In pratica le considerazioni che abbiamo fatto prima, sono le stesse, con alcuni vantaggi in più!

https://www.instagram.com/egadiavela/

Innanzi tutto non sarà necessario il versamento della cauzione, poiché le responsabilità sono tutte dello skipper.

Non occorre “perdere” tempo nel controllo della barca e delle dotazioni, sia alla partenza, sia all’arrivo, compilare noiose check-list e soprattutto verificarle con attenzione!

Non è necessario impazzire alla ricerca dell’ormeggio, essendo la barca già provvista di sua base a Trapani, e nel caso di ormeggio a Favignana, Marettimo, oppure Levanzo, lo skipper sarà come un’autista personale.

Non è necessario consultare bollettini e sperare nelle variazioni del meteo: chi conduce la barca sa dove è conveniente passare la notte in sicurezza, tranquillità, perchè la stessa risulti meravigliosa!

Condurre la barca come nel charter

Noleggio barca a vela Trapani e Favignana
Caprice pronta per la stagione

Assolutamente si, è possibile senza alcun problema.

Ogni manovra è possibile svolgerla come se si fosse da soli, con il grande vantaggio di non rischiare costosi danni per errate impostazioni nella messa a segno delle vele, o nel rientro in porto.

Andare dove vi pare, nel tempo e nei tempi che vi aggradano di più, esattamente come se foste da soli.

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Escursioni a Favignana come cosa dove

BY: Egadi a Vela / 0 COMMENTS / CATEGORIES: Senza categoria

Escursioni in barca a Favignana e Levanzo con partenza da Trapani giornaliere o barche a noleggio per vivere un esperienza …

Favignana in BarcaEscursioni Favignana, Giro in barca a Favignana, Tour isola di Favignana, Egadi in BarcaEscursione Levanzo, Escursione Guidata ..

Sono le ricerche per visitare le Isole Egadi, ma le possibilità sono tante e quindi dipende dai propri gusti e dalle proprie esigenze.

Si può preferire un tour a Favignana prettamente naturalistico, senza scendere a terra https://www.egadiavela.it/servizi-offerti/#escursionegiornaliera

Escursione a Favignana come cosa dove
Escursione a Favignana come cosa dove

Oppure un misto di natura e shopping, con bagno e sosta in porto in paese per piccoli acquisti o meglio la degustazione di un dolce locale, come le cassatella o la granita.

E’ molto interessante la visita dell’ex Stabilimento Florio, che oggi è un museo con un percorso interattivo e consente di rivivere le sensazioni delle maestranze, in cui per moltissimo tempo hanno lavorato.

Per i camminatori ci sono anche altre due belle escursioni: il forte di Santa Caterina a 310 metri di altezza,

e così  a Levanzo la Grotta del Genovese.

Per la descrizione rimando alla pagina di Giorgio De Simone, che meglio non avrebbe potuto descrivere il luogo e l’emozione: https://www.favignana.biz/forte-di-santa-caterina-favignana/

Forte di Santa Caterina
Forte di Santa Caterina
Dal forte di Santa Caterina
Vista dal forte

Le spiagge a Favignana non mancano, specialmente a sud dell’isola.

Ma ovviamente questo a noi interessa relativamente, recandoci in barca…

L’isola di Favignana ha un perimetro di circa 19 km, e quindi in bicicletta può essere faticoso: consigliabile un motorino.

Molto più piccola è Levanzo, e c’è un unica strada nel versante sud, e non ci sono spiagge, risiedono dichiaratamente circa 200 abitanti, ma in realtà molto probabilmente sono meno;

A Favignana circa 4000, ma in estate si arriva a circa 70.000 presenze!

 

 

 

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In barca a vela a Favignana e Levanzo

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Prima tappa: Favignana

Ecco arrivata la mattina della partenza per andare in barca a vela a Favignana e Levanzo,

barca a vela

https://www.egadiavela.it/servizi-offerti/,

la giornata è bella: a Trapani è facile che il tempo sia così.

Arrivati in porto, già al pontile dell’ormeggio, Levanzo è di fronte a noi e sembra attenderci.

Soffia già una leggera brezza di tramontana, a Trapani ed alle Isole Egadi il vento difficilmente non c’è.

 

Seconda Tappa: Levanzo

Lasciamo il corpo morto a prua e le cime di poppa, motore a 1500 giri, partiamo per Levanzo.

In pochi minuti attraversiamo la rada del porto di Trapani, costeggiando l’Isola Colombaia,

Isola Colombaia Trapani
l’antica fortezza aragonese e poi prigione, fino a non moltissimo tempo fa.

Eccoci all’uscita del porto di Trapani, il vento da Tramontana soffia a 12 nodi, perfetto!

Accostiamo verso dritta, cioè giriamo un pò verso destra, per metterci all’orza, in pratica, controvento.

Pochi istanti di tiro della drizza, puntando l’Isola Colombaia et voilà, la randa eccola bella tesa.

Accostiamo a sinistra, puntando Levanzo, verso Maestrale, circa 270 gradi: il vento gonfia la randa e sbandiamo leggermente mentre cominciamo ad accelerare.

Siamo pronti per aprire anche il fiocco, che nel nostro caso è un genoa, più grande quindi. Liberiamo il cimino del rollafiocco, la scotta del fiocco a dritta, e tirando a sinistra srotoliamo il nostro genoa.

Ottimo, siamo già a 6 nodi e possiamo spegnere il motore: si va, in barca a vela a Favignana e Levanzo… a vela!

Il mare è calmo, anzi “i mari”: qui siamo al confine tra il Mar Tirreno ed il Canale di Sicilia, e la nostra Tramontana non lo agita più di tanto.

Veleggiamo da circa mezz’ora e siamo quasi al traverso di Formica: una ex tonnara, oggi isola privata e sito di una comunità di recupero da tossicodipendenze.

Poco oltre, Maraone, un lungo scoglio disabitato, anch’esso zona di riserva integrale.

E’ trascorsa un’ora e mezza ed oramai siamo nei pressi di Cala Minnola, a Levanzo; qui sono stati ritrovati molti reperti della prima guerra punica.

Una pineta scende fino al mare, di colore che va dal verde all’azzurro, con fondale ricchissimo di posidonia e pesciolini in attesa di cibo dalle barche. La prima sosta per il bagno è arrivata!

favignana e levanzo, il Paradiso in terra (e mare)

Issiamo nuovamente la randa e ripartiamo; passiamo prima davanti a cala dogana a Levanzo

Levanzo in barca a vela

per ammirare lo splendido paesaggio del porticciolo, poi rotta verso sud, Favignana ci aspetta.

Osserviamo senza fermarci cala rossa,

Favignana4 oggi la Tramontana la disturba un poco e quindi preferiamo dirigerci verso cala azzurra, ma naturalmente passando ed ammirando il bue marino

un posto incredibile.

Decidiamo di arrivare alla nostra ultima tappa di giornata, eccoci a cala azzurra a Favignana

Cala Rossa Favignana

bagni a volontà e magari qualche prelibatezza locale.

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Isole Egadi oppure Isole Eolie?

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Spesse volte appena partiti da Trapani, poco dopo avere lasciato l’ormeggio, una delle domande che mi vengono fatte è: “che ne dici delle Isole Eolie?”

Ovviamente alle Isole Eolie ci sono stato diverse volte, ed in modo diverso, evidentemente anche in barca a vela, e le differenze che ho notato con le Isole Egadi sono tante.

Già la conformazione è molto diversa: le Isole Eolie sono vulcaniche, mentre le Isole Egadi no. Favignana e Levanzo sono isole di calcarenite, volgarmente “tufo” ed in epoca paleolitica non erano neppure isole.

Erano collegate alla Sicilia e tutt’ora i fondali sono rimasti molto bassi.

Questo è un grande vantaggio per gli ancoraggi, ma non solo.

L’ancora non lavora per il peso, ma è efficiente se aggancia il fondo; serve veramente se ha calumo (la corda o la catena che la collega alla barca) di lunghezza non inferiore alle 3-5 volte la profondità.

Le Isole Eolie hanno fondali molto profondi anche in prossimità della costa, rendendo l’ancoraggio assolutamente insicuro, quando non impossibile, inoltre il fondo è generalmente roccioso e quindi con tendenza a non fare “prendere” l’ancora oppure a farla incattivare, cioè bloccare fra le rocce.

Mappa dell'arcipelago delle Isole Eolie. Provincia di Messina, Sicilia, Italia
Le Isole Eolie

Sono di forma circolare o quasi, e questa forma rende più difficile il ridosso, cioè il riparo, dal mare agitato.

L’arcipelago delle Isole Eolie è decisamente più ampio rispetto a quello delle Isole Egadi. L’isola più vicina alla Sicilia è Vulcano, a circa 20 miglia (quasi 40 km) e conseguentemente pensare ad una gita giornaliera in barca a vela non ha molto senso. Si considerano sempre 5-6 nodi (circa 10 km/h).

Favignana e Levanzo distano solamente 8 miglia da Trapani: andare e tornare in giornata è cosa abituale!

Certo, non voglio assolutamente sminuire la bellezza delle Isole Eolie, che DEVONO essere visitate.

Ma consiglio non in barca a vela e con le barche “locali” pernottando a Lipari per atmosfera vacanziera o Vulcano per la tranquillità.

Panarea se amate la vita mondana e le discoteche.

Stromboli, Alicudi e Filicudi, per quanto molto diverse fra loro, per l’atmosfera talvolta selvaggia ed “isolata”.

Alle Isole Egadi non manca l’acqua, le spiagge, il mare azzurro con piscine naturali (alle Eolie è blu scuro), atmosfera vacanziera o tranquillità assoluta…

 

Se il vento è da nord vai a sud e troverai laghetti con mare immobile e viceversa per lo Scirocco

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Erice

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Erice si chiama così dal 1934, fino ad allora il nome era Monte San Giuliano.

Nel centro cittadino che è posto sulla vetta del monte di Erice sono residenti solo 512 abitanti, ma in estate la popolazione si decuplica.

Ma Erice è anche l’abitato a valle, nell’abitato di Casa Santa, non facilmente distinguibile da Trapani.

EriceErice

Il nome deriva da Erix, un personaggio mitologico, figlio di Afrodite e Bute, ucciso da Eracle.

Erice

E’ certamente una delle tante attrazioni del luogo, la cui visita è consigliabile partendo con la funivia che raggiunge il monte dopo pochi minuti.

Ovviamente esiste anche una strada che conduce in vetta; raggiungibile sia da nord, la strada che va verso San Vito Lo Capo per intenderci, sia da sud, quella che poi va a Marsala.

Una passeggiata nella quiete del borgo è rigenerante ancor di più se messa “in mezzo” a bagni, confusione e calore tipico dell’estate.

Ad Erice il clima è quasi “alpino”; in estate la sera è possibile che ci siano 15-16 gradi e quindi una felpa si rende decisamente necessaria.

In inverno talvolta fa capolino la neve, e per i molti trapanesi che non l’hanno mai vista, rappresenta una novità spesso molto fotografata e “postata” su diversi Social.

Quindi “armatevi” di macchine fotografiche o di smartphone accuratamente carichi di batterie e spazi di memoria: non perdete la possibilità di catturare ogni scorcio fotografico o meglio ancora qualche video.

Le costruzioni, dalle case ai Castelli, presenti in buon numero considerate le dimensioni del paese, e delle numerose chiese, sono iniziate in epoca Normanna poco dopo l’anno mille ed ancora oggi sono mantenute in condizioni eccellenti.

EriceErice

 

Prendetevi almeno un paio d’ore per la visita, da fare rigorosamente con scarpe comode ed in orario adeguato alla degustazione dei prodotti locali.

Le paste frolle con ricotta, chiamate “genovesi ericine”, gli immancabili cannoli siciliani e le pittoresche paste “martorana”, vi attendono

pasta martorana

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La battaglia delle Egadi

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La battaglia delle Egadi e l’errore storico su Cala Rossa.

Avvicinandosi nei pressi della cala più famosa di Favignana, cominceranno a spiegare che il nome viene dalla colorazione del sangue.

Questo la storia dice, che questo avvenne durante la battaglia delle Egadi, nel 241 a.C.

Ma in realtà, così non fu…

… “Quel 10 marzo la flotta con trecento navi allestita da Roma spremendo le ultime risorse, all’altezza di Levanzo tese un agguato alla formazione cartaginese, forte di 120 unità da guerra e 130 navi cargo cariche di grano e altri aiuti per sostenere le truppe di Amilcare Barca sfinite dalla lotta alle falde del Monte Erice.

Sbucando all’improvviso dal riparo dell’isola di Levanzo i romani si schierarono formando un muro di scafi davanti alla flotta nemica.

I cartaginesi ammainarono le vele e accettarono il combattimento.

Più di cinquecento navi in totale, con a bordo duecentomila uomini, si lanciarono a forza di remi le une contro le altre cercando di affondarsi a vicenda a colpi di rostro e di arrembaggi.

Trenta navi della Repubblica romana e cinquanta cartaginesi colarono a picco in un’area di appena due chilometri quadrati tra Levanzo e Marettimo

Si assegnò così a Roma la vittoria della prima guerra punica”…

Quindi non a Favignana, ma a Levanzo.

Ad oggi già 12 rostri sono stati ritrovati sui fondali dell’arcipelago

Certo che è molto suggestivo, per quanto un tantino cruento, attribuire ad un fatto di sangue il nome della più famosa tra le cale di Favignana.

Ma la realtà storica deve sempre essere aggiornata, senza confonderla con quella di una fiction televisiva.

Comunque, le modalità con cui nel tempo si è voluto chiamare questo paradisiaco luogo, non inficiano certo, né la qualità, né la magia che lo contraddistingue.

Ma tutta l’isola, o meglio l’arcipelago, rappresentano un luogo che dopo la visitata, ci si chiede del perché non lo si abbia fatto prima!

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Vivere a Trapani

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Com’è il vivere a Trapani ?

Trapani è situata all’estremo ovest del triangolo che forma la Sicilia, relativamente ancora sulla costa settentrionale. Vivere a Trapani ed andare alle Isole Egadi.

E’ detta la città dei due mari: si affaccia infatti sia sul Mar Tirreno che sul Canale di Sicilia.

E’ la città più africana della Sicilia, distante solo 70 miglia (meno di 130 km) dalla Tunisia; Pantelleria è a 68 miglia… Questa vicinanza ne ha certo influenzato la storia ed ancora oggi uno dei cibi tipici è il Cous Cous.

Fino alla fine del’800 la parte della città a ponente, quella del porto e del Centro storico era un’isola. Via Spalti di oggi era il canale naturale che collegava “i due mari” rendendola insulare.

Come la Sicilia intera, è terra di contraddizioni; è il luogo dell’umanesimo e chiacchierare con le persone è estremamente facile. Una disponibilità ai rapporti umani che conquista chiunque immediatamente, lasciando la sensazione di non essere un numero e basta, ma “persona”.

La vita scorre lentamente, a volte forse troppo; come se lo stress dell’orologio fosse una peste da tenere lontano, ed i concetti di “subito”, “adesso”, “prestissimo”, diventano relativi, forse troppo, talvolta…

Le regole sembrano quasi sempre dei semplici appunti di educazione civica, in cui è proibito tutto tranne… tutto il resto!

Chi vive al nord e non ha la mente elastica, può avere dei grossi problemi nell’adattarsi a questo modus vivendi, ed ho conoscenti che non hanno retto.

Diversamente però da quelli (come me per altro) che invece in questo “andazzo” ci sguazzano quasi a meraviglia.

Trapani - Mura di TramontanaTrapani - Corso Vittorio E.

Una passeggiata sulla Mura di Tramontana o per il Lungomare Dante Alighieri all’ora del tramonto, con dei colori che spazzano via qualsiasi pensiero negativo o malinconia e senti il cuore che improvvisamente batte più forte.

Lo scorcio delle Isole Egadi dal Piazzale Catulo Lutazio, con l’isola Colombaia ed il villino Nasi.

Le strade che portano a San Vito Lo Capo, passando per Pizzolungo, Bonagia, oppure la panoramica da Valderice.

Immagini che dal primo istante si impianteranno nella tua mente e non andranno mai più via.

La città è tranquillissima e sicura. In qualsiasi zona ed in qualsiasi ora non avrai mai la sensazione di essere in pericolo. Potrai girare in bicicletta senza problemi e fatica e molto difficilmente te la ruberanno.

Trapani - Corso Vittorio E.

Con pochi euro potrai ingozzarti a piacimento o gustare il vino locale. Attenzione che è un “tantino” liquoroso e tende a fare sedere rapidamente…

A Trapani ci sono donne bellissime. Già da ragazzine si acconciano e vestono con estrema cura. Quindi se volete evitare litigate con le vostre mogli preparatevi ed eviterete anche molti torcicollo.

Per coloro che noleggeranno un auto, è bene sapere che la guida trapanese non ha nulla a che vedere con quella palermitana o catanese. Viaggiare a 15-20 km/h a centro strada è consuetudine.

Viaggiare in auto dietro una bicicletta non rappresenta alcun problema, tanto quanto fermarsi improvvisamente dove fa comodo, per salutare l’amico e fare scendere i passeggeri.

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Favignana

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Favignana è il Capoluogo dell’arcipelago.

In genere la nostra prima “tappa” del giorno.

Il nome di Favignana deriva dal latino favonius (favonio), termine con il quale i romani indicavano il vento caldo ricadente proveniente da ovest. Il paese sorge intorno a un’insenatura naturale dove è strutturato il porto.

Viene anche chiamata “isola della farfalla”.

L’isola è abbastanza brulla e ospita la tipica macchia mediterranea e la gariga. La vegetazione è quindi costituita da oleastrolentiscocarruboEuphorbia dendroides e sommacco. Vi sono alcuni interessanti endemismi quali il cavolo marino (Brassica macrocarpa), il fiorrancio marittimo (Calendula maritima), la finocchiella di Boccone (Seseli bocconi). Uno studio degli anni sessanta sulla vegetazione delle Egadi riporta a Favignana circa 570 specie.

Nell’area est dell’isola vi sono molti giardini detti ipogei, curati e coltivati all’interno delle cave di tufo ormai dismesse.

Favignana è una delle poche isole minori siciliane in cui sia presente una popolazione di rospo smeraldino siciliano.

Per molto tempo si è sostenuto che a Cala Rossa si svolse la battaglia navale delle Egadi nel 241 a.C. ma le più recenti ricerche confermano invece che così non fu (fu interessata Levanzo)

Quindi tale nome, attribuito per la colorazione dell’acqua per il molto sangue della cruenta battaglia è in tale posto assolutamente inappropriato.

La conformazione dell’isola consente di potersi riparare con qualsiasi condizione di vento ed i bassi fondali sabbiosi garantisco la tenuta dell’ancora.

Certamente la condizione ideale per fare un bagno indimenticabile a Cala Rossa è certamente quella in cui ci sia lo Scirocco.

Viene da Sud-Est e “spiana” il mare della cala, vincendo spesso il moto ondoso provocato dalle imbarcazioni di passaggio. Ma anche con “bonaccia” non è per nulla male…

Spiagge e cale

  • Burrone
  • Cala Azzurra
  • Cala Rossa
  • Bue Marino
  • Cala Grande
  • Cala Ritunna (cala rotonda)
  • Grotta Perciata
  • Calamoni
  • Scivolo
  • La Praia
  • Punta longa
  • Preveto
  • Marasolo
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La navigazione a vela alle Egadi

BY: Egadi a Vela / 0 COMMENTS / CATEGORIES: Senza categoria

La navigazione a vela nell’arcipelago delle Egadi è diversa se affrontata con una imbarcazione a vela oppure a motore.

Vero che in ogni caso il motore a disposizione c’è sempre, a meno che non si abbia una “panne”, ma di ciò racconterò altrove.

Il vento predominante a Trapani è il Grecale. Si chiama così perché guardando dal centro del Mediterraneo proviene da nord-est, cioè dalla Grecia.

E’ fresco, non molto potente e quasi tutti i pomeriggi aumenta la sua intensità. Raramente la “bonazza fetusa” come viene definita l’assenza di vento dai trapanesi dura 24 ore.

Spesso è più facile che in città ci sia più vento che nell’arcipelago però; quindi ti illude di una bella veleggiata, che poi non sarà tale, oppure credi di ormeggiare tranquillamente e così non sarà!

Ovvio che navigando con un motoscafo, inteso barca con unico motore, potente ed in grado di viaggiare veloce anche controvento, queste considerazioni non necessitano.

Perché nel caso di grecale forte, che talvolta tende a “andare” più verso est, il ritorno a Trapani metterà nelle condizioni di quasi controvento.

Evidentemente una barca a vela in direzione del vento proprio non può andare, ma con una leggera inclinazione laterale si riesce “quasi” ad andarci: ecco la bolina.

Alle Egadi si bolina sempre. All’andata ed al ritorno. Da Favignana a Levanzo, e da Levanzo a Trapani. Ma pure al contrario di ciò. Se non ce le si vanno a cercare, le altre “andature” non si fanno.

Di queste condizioni si deve tenere ben conto se si vuole andare e tornare in giornata da Trapani, o se la navigazione la si vuole fare predominatamente a vela.

Tornare a vela da Favignana a Trapani può diventare impegnativo: occorre tenere conto che nella costa di ponente, quella che va verso Marsala, i fondali sono bassissimi.

Il Grecale tende a spingere la barca proprio verso questi fondali bassissimi, che sono poi quelli delle saline, di Nubia, di Marausa, di Mozia e Stagnone, fino a Marsala.

Le soluzioni in tal caso sono quelle di fare “un bordo”, cioè in prossimità di Nubia cambiare direzione tornando verso Formica, oppure… il motore.Decisione da prendere con sollecitudine, evitando di finire sulle secche, da dove uscire può essere impossibile.

Frequentemente però il grecale trapanese diventa Tramontana (da nord) nei pressi di Formica e Maraone ed addirittura Maestrale a Levanzo. In questo caso le difficoltà sono minori.

Il Maestrale però tende ad essere meno rilassato del Grecale, crea moto ondoso che può raggiungere anche i tre o quattro metri. Raramente però, ed inoltre è normalmente prevedibile.

Il piccolo porto di Favignana patisce molto il Maestrale: entra direttamente rendendo alcune banchine assolutamente inutilizzabili. In inverno fa anche danni.

La caratteristica principale delle Egadi, è che comunque con qualsiasi vento si ha la possibilità di stare ridossati, cioè al riparo.

Cale in cui si avverte solo la forza del vento ma con il mare che resta meravigliosamente piatto in ogni condizione.

Con Grecale, Tramontana e Maestrale, i venti settentrionali ci si ripara nelle costa sud di Favignana : cala azzurra, Lido Burrone fino ai Calamoni, il Preveto oppure Cala Rotonda.

Altresì a Levanzo, anche se le dimensioni minori obbligano ad ulteriori scelte fra Faraglione, Cala Dogana, Cala Fredda e Cala Minnola.

Con venti da sud, specialmente Scirocco (sud-est), la sosta alla famosa Cala Rossa, è spettacolare.

Decisamente migliore che con bonaccia, poiché il vento “spiana” il mare evidenziando la piscina naturale che è, e poi perché la presenza dello Scirocco evita la navigazione dei disturbatori con motoscafi e gommoni, di cui anche le Egadi sono infestate.

Questi che eufemisticamente definisco “simpaticoni”, navigano incuranti degli altri a velocità assurde per la presenza di altre barche e gente che nuota, creando onde continue.

Un altra bellissima caratteristica è la tipologia del fondo, sempre basso e sabbioso.

Un grosso problema delle Isole Eolie è quello dell’ancoraggio. Diversamente, alle Egadi ancorare è estremamente agevole. Con un minimo di accortezza e senza dover scaricare in acqua decine e decine di metri di catena, si può stare tranquillamente per tutto il giorno anche con forte vento.

La normativa dell’arcipelago prevede però, in caso di sosta notturna, l’utilizzo delle boe, che sono a pagamento. Si trovano quasi sempre, ce ne sono circa 250.

A Levanzo il porticciolo non può proprio essere definito tale e in caso di Scirocco avvicinarsi può risultare pericoloso. Con venti settentrionali ci si può ancorare tranquillamente di fronte.

Anche qui il fondale basso e sabbioso garantisce una sosta sicura e l’assenza di boe permette di farlo anche di notte.

Marettimo è un’isola “a parte”. Navigando a vela la distanza che la separa da Trapani, 20 miglia pari a 36 km, oppure 11 miglia da Favignana, non permettono di andare e tornare in giornata.

In più, la zona più bella (incredibilmente bella) è zona A, quindi visitabile solo da chi è autorizzato ad inquinare : le barche locali con permesso per trasportare in loco decine di migliaia di persone.

Tutti gli altri sono tenuti al rispetto della natura (si vabbè) e quindi : nada.

Ma ormeggiando al porticciolo di Marettimo ed utilizzando queste barche, la visita è ovviamente possibile. Sono necessarie due giornate.

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Navigare di notte

BY: Egadi a Vela / 0 COMMENTS / CATEGORIES: Senza categoria

Ma com’è di notte?

Molti mi hanno chiesto quali sensazioni si provano a navigare di notte, anche se magari un piccolo video spiega più di mille parole.
Fascino o paura ? Entrambe le cose.

Si vedono solo luci più o meno lontane ed occorre conoscere molto bene la zona oppure pianificare altrettanto bene la navigazione.
Personalmente temo solo gli ostacoli galleggianti e sostanzialmente invisibili. 

E come le notti a terra, ancor di più in mare, i rumori diventano lontani e sei come proiettato in un altra dimensione. Ti senti ulteriormente piccolo nell’immensità del mare.

I pensieri diventano profondi e vivi senza tempo

Però… è fantastico.

 

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